Bambù e steam explosion

Bambù e steam explosion: una tecnologia avvincente che avvicina il bambù gigante alle cartiere.

Le cartiere italiane

Sempre più stritolate fra i costi della cellulosa raddoppiati e i costi energetici alle stelle, cosa fanno ? si lamentano, aspettando i sussidi del Governo, ma non basta.

Più volte da me interpellate in queste settimane hanno manifestato disinteresse per il bambù come se non fosse adatto a fare cellulosa : niente di più lontano dalla realtà.

Cellulosa da bambù case study

Questo articolo della Società ACelli azienda leader mondiale in macchinari per la carta , spiega come una cartiera cinese produca, con tecnologia italiana, carta da cellulosa prodotta da bambù gigante, 140.000 tonellate all’anno di carta 100% bambù.

La strategia che manca

Dalla lettura dei giornali della tragedia di questi mesi in Ucraina, abbiamo appreso che l’ottusità dei passati Governi, ci ha portato ad una dipendenza energetica del 40% dalla Russia. Ma se prendiamo in considerazione l’intero import in Italia dalla Russia e dalla Cina scopriremo che, per quest’ultima, il rapporto è dieci volte maggiore !

In altre parole la nostra dipendenza dai prodotti cinesi è dieci volte più grande di quella da merci russe: vale la pena ricordare le tristemente famose passate sofferenze per la mancanza di mascherine e respiratori e di altre centiania di altri articoli producibili in Italia ma fatti ed importati dalla Cina.

La Cina si sta accapparrando la poca cellulosa disponibile sul mercato mondiale per venderci poi prodotti già finiti quali fazzolettini e carta igienica.

Cellulosa italiana da bambuseti italiani

E’ stato ampiamente dimostrato che il bambù gigante cresce in Italia da Gorizia a Palermo. Delle 1200 specie conosciute alcune, come il Phyllostachys edulis, resistono anche a -10° C. Mentre non è vero che è invasivo più di altre piante dato che fiorisce ogni 80-100 anni ed i rizomi germogliano una volta all’anno in Aprile.

I bambuseti in Italia sono circa 2000 ettari ma se ne possono fare di nuovi in breve tempo da destinare alle cartiere. La terra non manca: la UE ha reso disponibili , solo in Emila Romagna, oltre 22.000 ettari di terreni incolti da adibire a nuove colture. Un ettaro di bambuseto fornisce 40-60 tonn di bio-massa per un centinaio d’anni, altro che pioppeti decennali.

Nuovi studi hanno portato a prevedere coltivazioni consociate con i bambuseti al fine di renderli redditizi ed utili per le cartiere già dal primo anno. Si tratta di consociazioni possibili con canapa e/o kenaf che danno biomasse utilizzabili per la produzione di cellulosa.

Dal cippato di bambù alla cellulosa: steam explosion

E’ una tecnologia che con il vapore surriscaldato e sbalzi di pressione, estrae la cellulosa dal cippato di bambù ottenendo anche derivati tanninini e ligninici utili ad altre industrie.

Le acque reflue possono essere convogliate in un impianto a biogas per produrre con microrganismi metanigeni, gas ovvero energia di cui le cartiere sono consumatrici estreme.

Vuoi conoscere più nel dettaglio questa tecnologia ? contattami.

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